Dance with Me

[Michael, Ace]

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    we've gotta hold on, to what we've got
    it doesn't make a difference if we make it or not
    we've got each other, and that's a lot
    for love, we'll give it a shot

    Dance with Me
    ─ oasi random fuori città, Desire, notte fonda }

    «Hey, babygirl ~»
    Doveva dire che lo stava aspettando, ma nessun ammontare di preparazione avrebbe mai impedito al Thanat di infartare ogniqualvolta Michael decideva di rivelarsi - finalmente - dall'oscurità. Ace aspettò che il respiro si calmasse di nuovo e il battito cardiaco si regolarizzasse, e solo a quel punto si decise a rispondere.
    «Ciao replicò, con il tono di chi stava davvero provando ad essere contrariato, ma non ci stava realmente riuscendo. Il Norn replicò con un ghigno zannuto e una linguaccia, andando a buttarsi sul telo steso a terra, sedendosi fin troppo vicino al partner e passandogli un braccio intorno alla vita.
    «Non ci-» cominciò il Thanat, ma non gli fu davvero possibile impedire che Michael lo stringesse, strofinando la propria guancia contro la sua come fosse un gatto oversized con un concetto molto approssimativo dello spazio personale.
    «Frrrr imitò l'altro, e senza troppi complimenti si sporse verso di lui per dargli un bacetto a stampo impertinente.
    «Dimmi, love. Perchè hai voluto che venissi qua?» aggiunse poi, fissandolo dal buio con quelle iridi luminescenti e strafottenti. Ci volle qualche secondo prima che Ace potesse di nuovo parlare.
    «Volevo farti vedere una cosa. Però prima ti va un bagno?» chiese, indicando la pozza d'acqua che si stagliava fra la sabbia, un riflesso di mille stelle a quell'ora della notte in mezzo al deserto. Faceva freschetto di notte, ma Ace sapeva che Michael non si sarebbe tirato indietro. Era troppo incosciente. Infatti, la proposta gli piacque; saltò su immediatamente, annuendo con una luce negli occhi che gli compariva solo quando lo vedeva poco vestito, gli veniva proposto qualcosa di stupido, o entrambe in contemporanea.
    «Damn, sì. In effetti è una vita che non veniamo qua» tubò il Norn, sfoggiando un sorriso genuinamente entusiasta al ricordo delle notti da giovani in cui sparivano in mezzo al deserto per andare proprio lì. Aveva perso un po' di giorni di scuola per quelle stupidaggini, ma in fondo quando mai Gabriel si era rifiutato di firmargli le giustificazioni?
    Non ci volle molto perchè entrambi si liberassero dei vestiti, e Michael porse una mano al partner per dargli una mano ad alzarsi... non che gli servisse davvero, ma insomma, il Norn sapeva come trattare una principessa. Lo lasciò andare avanti, contemplandolo in tutta la sua bellezza baciata dalla luna di cui aveva memorizzato ogni curva e ogni sensazione. Conosceva i motivi di ogni cicatrice e i significati di ogni tatuaggio, e non lo avrebbe mai voluto diversamente; per Michael, Ace era una collezione e rappresentazione di tutto ciò che trovava importante e bello nella vita. Un'opera d'arte, un specie rara, un tesoro unico al mondo, e dove altro avrebbe potuto voler essere se non lì con lui? Ogni respiro non in sua presenza era sprecato, ma forse in quel momento poteva provare a rifarsi per tutti gli attimi che aveva rubato a sè stesso e a lui, perchè non era mai davvero troppo tardi per continuare quella danza infinita sotto le stelle.
    «Smettila di guardarmi in quel modo» rise il Thanat quando lo notò, cercando con tutte le sue forze di non sembrare imbarazzato; il Norn non si fece imbrogliare.
    «Come altro potrei guardarti?» sogghignò con un'alzata di spalle «E certo che ti imbarazzi facilmente, per essere uno stripper. Uno si aspetterebbe, non so. Degli atteggiamenti un po' più-» cominciò Michael.
    «SHHHHH» si affrettò l'altro con un gesto isterico della mano «Parla di meno e vieni qua» concluse stizzito, salvandosi poi da ogni futura risposta buttandosi in acqua. Michael ridacchiò, scuotendo la testa e lasciando stare il povero caso perso. Si buttò a sua volta, unendo le stelle disegnate di inchiostro fluorescente sulla sua pelle a quelle dipinte dalla luce sulla superficie dell'acqua. Riemerse come una sirena dalle onde, i capelli gocciolanti di acqua gelida e i brividi di freddo che gli percorrevano la schiena, e quando il suo sguardo incontrò quello di Ace per un secondo fu da solo nell'universo con l'uomo che amava più di ogni altra cosa.
    «Sexy» interruppe l'altro, placidamente appoggiato con i gomiti nella sabbia sul bordo della pozza. Michael bestemmiò internamente, dandosi una spinta con un colpo di braccia fino a che non raggiunse il compare. Gli appoggiò entrambe le mani sulle guance, avvicinandosi fino a che le loro fronti non si toccarono.
    «Sai che ogni tanto puoi solo stare zitto e lasciarti amare in santa pace, vero?» scoccò Michael, nella piena consapevolezza del fatto che non poteva scappare. Lo sguardo allarmato degli occhi rossi si mosse per cercare una via di fuga, ma alla fine si rassegnò a tornare nelle iridi di Michael con l'aria più sassy del mondo.
    «No, non lo sapevo. Ci proverò. Quando ne avrò voglia» replicò Ace, fintamente altezzoso. Non potè continuare, dato che le sue labbra furono raggiunte da un bacio che durò troppo a lungo per non costringerlo a rilassare i muscoli e stringersi contro il corpo ancora caldo dell'altro, nonostante l'acqua gelida. Michael riaprì gli occhi con la precisa idea di che espressione facciale avrebbe avuto il Thanat, ma ciononostante non potè non sorridere quando l'intuizione si rivelò vera.
    «Come sei bello» cinguettò entusiasta, strofinando il naso contro quello dell'altro.
    «Guarda. Non so che ci trovi in me» ammise lui, scherzando ma con un fondo di sincerità impossibile da ignorare. Michael piegò la testa con aria perplessa, genuinamente sorpreso dalla domanda.
    «Uhm, vediamo. Sei cute. Sei carino e coccoloso. Un tesoro proprio, hai presente. Poiiii... I meme. Mi medichi le ferite quando sono scemo e mi faccio male. Mi aiuti a seppellire i cadaveri. Mi tieni fuori di prigione in qualche modo. Mi fai il caffè. Fai dei rant proprio cute su robe di cui non me ne potrebbe fregare di meno ed è divertente. Poi.» cominciò, lasciandosi galleggiare nell'acqua.
    «Ma non è che serve-» provò a controbattere Ace, ma il Norn non sembrò ascoltarlo.
    «Hai un senso dell'umorismo decente. Hai i buoni sentimenti, nei miei confronti. Hai dei begli occhioni. Ogni tanto ti metti a guardarmi quando pensi che non ti vedo e sei proprio adorabile. Mi capisci anche quando dico stronzate. Sei paziente con me quando mi incazzo e divento stronzo. Quando dormiamo accanto sei sempre stretto a me in modo tutto tenerello. Pooooooooiiiii....» continuò, contando le motivazioni sulle dita.
    «DAIIIIII» riprovò il Thanat, imbarazzato, schizzandogli acqua addosso. Non fu un deterrente.
    «Ah, un culo che proprio, hai presente...» disse, imitando poi il suono di un bacio contro le dita «Quando non stai facendo il difficile mi dici cose carine. Ogni tanto dici Mannaggia a Thanat ed è tipo hah, esilarante. Sei traumatizzato quindi mi capisci quando parlo. Sei proprio un gattino abbandonato ogni tanto. Super cute. Hai passato infinite notti sopra i cantieri di Desire con me a farci i cazzi nostri come due piccioncini. Poi-» continuò, e fece per continuare ancora, ma finalmente il Thanat si decise a saltargli addosso, facendolo sprofondare in acqua per uno, due, tre secondi. Ace non poteva dirsi proprio sicuro che non continuasse immediatamente dopo essere riemerso, per cui si preparò mentalmente. Fortunatamente, il Norn tornò in superficie con un'espressione soddisfatta in volto e un'estremamente contrastante combo di sguardo perdutamente innamorato e ghigno totalmente soddisfatto. Ci furono infiniti secondi di silenzio prima che venisse nuovamente rotto dalla voce di Michael.
    «Cosa volevi farmi vedere, comunque?» chiese il Norn furbamente, avvicinandosi fino a prendere l'altro in un abbraccio delicato. Ace sorrise, più imbarazzato di quanto avrebbe ammesso, e abbassò lo sguardo sul proprio petto. Là, in mezzo a ciò che si era fatto e gli era stato fatto, si stagliava nel buio la silhouette di un nuovo tatuaggio forsforescente, che Michael non aveva notato fino a quel momento dato che era rimasto sotto il livello dell'acqua. Un gruppo di puntini collegati da una linea, e circondati da un disegno che ci mise qualche secondo a riconoscere. Era una rappresentazione artistica della costellazione della Rana, identica in stile... a quello che portava Michael, esattamente nello stesso punto. Le dita di Ace raggiunsero l'immagine dello Scorpione, sfiorandolo con una delicatezza quasi paurosa prima di sollevare lo sguardo nuovamente verso il suo uomo.
    «Ti piace?» chiese con un filo di voce a malapena udibile, che però fu cristallino nel silenzio del deserto. Il Norn annaspò un attimo come se stesse cercando di ricordarsi come respirare, il fiato quasi impercettibilmente rotto da un principio di sentimento mal contenuto.
    «Lo amo» disse a fatica, sbattendo le palpebre più volte nel tentativo che Ace gli aveva visto fare un milione di volte per evitare che si notassero gli occhi lucidi. Non gli riusciva mai.
    «Anche il tatuaggio non è male» aggiunse poi con altrettanto sforzo appaiato ad una una risatina imbarazzata, andando ad affondare il viso nell'incavo del collo del compagno. Lo strinse a sè e Ace ricambiò l'abbraccio, affondando le dita in quella schiena a cui si era aggrappato tante volte, in momenti sia orribilmente disperati che fin troppo piacevoli, e per un attimo desiderò che quel momento durasse per sempre. Poi però Michael riemerse, e il suo sguardo perso gli strappò il fiato e gli regalò un sorriso.

    we've gotta hold on, ready or not
    you live for the fight when that's all that you've got
    whoa, we're half way there
    whoa oh, livin' on a prayer
    take my hand, we'll make it, I swear
    whoa oh, livin' on a prayer


    That Melody ♪ ♫

    ∆ Inizialmente la scena si chiamava "a frog tattoo" ma era troppo blatant.
    ∆ La scelta di quote e l'actual scrittura della scena potrebbero essere inframezzate da mezz'ora di air guitar su Living on a Prayer, ma non è importante.
    ∆ Tecnicamente non credo che nessuna delle due costellazioni esistano su Atonement, ma la lore mi perdonerà.
    ∆ Scrivendo dis ho scoperto che la rana actually esisteva come costellazione, e ora le stelle che la componevano sono intrecciate con quelle dello scorpione. Neanche a farlo apposta. :smoke:

     
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